strumento
Viola d'amore, Italia, sec. XVIII
inventario
1763
rif. Catalogo van der Meer
n. 122 (=pp. 125-126)
collocazione
Sala 8
 
Materiali: acero, conifera, pero, noce, faggio, osso, avorio.
La cassa ha una sagoma con spalle spioventi e con angoli non sporgenti. La sagoma originale era simile, ma nel corso della vita dello strumento la parte inferiore della cassa è stata rimpicciolita. Il fondo è di acero in due pezzi, senza bombatura e senza piega nella parte superiore. Il fondo è rinforzato con una piastra come supporto per l'anima, e con due catene strette, una nella parte superiore dove si trova normalmente la piega nel fondo, e una nella parte inferiore. Piastra e catene sono di conifera. Le fasce sono di acero, quella della parte inferiore della cassa sotto gli angoli inferiori è stata rifatta in occasione del rimpicciolimento della parte inferiore della cassa. L'altezza delle fasce diminuisce dal bottone d'attacco all'estremità inferiore della cassa sino alla giuntura della cassa col manico. La tavola di conifera in due pezzi è bombata, con due fori di risonanza in forma di serpe, entrambi con un occhiello centrale interno. La rosetta di pero inserita con ogni probabilità non è originale, ma in origine c'era una rosetta. Non c'è aggetto della tavola e del fondo sopra le fasce.
Il manico e il cavigliere sono ricavati da un pezzo di acero, sovrapposto al blocco superiore della cassa. Il manico ha una sezione quasi semicircolare; non è dunque piatto, dal che si può dedurre che lo strumento non è mai stato suonato con legacci. Il cavigliere è aperto davanti e dietro, e termina con un riccio, come si trova nella maggior parte delle viole d'amore italiane. I dodici piroli di noce tinto nero con teste ovali, con un bottoncino in cima, sono assai grandi per una viola d'amore, e non sono originali. Non originali sono poi il capotasto superiore di osso, la tastiera e la cordiera, questa ultima molto convessa, le ultime due parti di pero tinto nero, e il ponticello di faggio. Alla cordiera sono attaccate le sei corde di minugia suonate con l'archetto. Il capotasto inferiore con sei tacche e il bottone reggicordiera sono di avorio. Le sei corde di risonanza erano attaccate a sei scadenti chiodini di ferro tra la tavola e il bottone reggicordiera. In occasione del restauro del 1991 furono inseriti qui tre perni di legno, a cui furono attaccate le corde di risonanza.
Lo strumento è verniciato marrone giallastro. 
Misure: lunghezza totale 743; lunghezza della cassa 378; distanza tra la giuntura col manico e il centro della rosetta 101, gli angoli superiori 108, gli angoli inferiori 198, le punte superiori dei fori di risonanza 137, gli occhielli dei fori di risonanza 204, le punte inferiori dei fori di risonanza 232, la catena superiore sul fondo circa 70, la piastra per l'anima circa 192-211, la catena inferiore sul fondo circa 280; larghezza massima della parte superiore della cassa 187 (a 87 dalla giuntura col manico); distanza tra gli angoli superiori 185; larghezza minima della parte centrale 126 (a 136 dalla giuntura col manico); distanza tra gli angoli inferiori 217; larghezza massima della parte inferiore 232 (a 278 dalla giuntura col manico); distanza tra le punte superiori dei fori di risonanza 87, tra gli occhielli dei fori di risonanza 83, tra le punte inferiori dei fori di risonanza 162; diametro della rosetta 30; bombatura della tavola 23; altezza della fasce all'estremità inferiore 58, agli angoli inferiori 55,5, agli angoli superiori 54, alla giuntura col manico 44; spessore del fondo ai bordi circa 2,5-2; spessore della tavola ai bordi circa 2,5; lunghezza del manico 143; larghezza del manico 34-43,2; lunghezza della tastiera 233; larghezza della tastiera all'estremità inferiore 45,2; lunghezza del cavigliere 22,5; lunghezza della cordiera 131; larghezza della cordiera 45-23,8; lunghezza vibrante delle corde 352.
Accordatura delle corde: per la viola d'amore varie accordature sono possibili. Una delle accordature più frequenti sia per le corde suonate con l'archetto sia per le corde di risonanza è: Re2 - La2 - Re3 - Fa#3 - La3 – Re4.
Restauro: questa viola d'amore fu sottoposta a restauro nel 1991.
Provenienza: Liceo Musicale (n. 12). 
 
Documenti:
Relazione di restauro (G.B. Morassi, 1989-91)

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