strumento
Arpa cromatica a tre file, Italia, prima del 1625?
inventario
1764
rif. Catalogo van der Meer
n. 135 (=pp. 137-138)
collocazione
Sala 1
 
Marchio a fuoco sulla testata della cassa.
Si tratta dello stesso marchio che compare sull'arpa inv. 1765.
Materiali: acero, ebano, conifera, pero, ferro.
Benché la colonna sia ancora leggermente curvata verso l'esterno, lo strumento ha la sagoma barocca col modiglione a tre curvature graduali, senza nasi spiccati.
La cassa consta di nove doghe, la tavola e il fondo. Le doghe sono di acero, ciascuna è attaccata allo zocchetto con un cavicchio di legno. All'estremità inferiore, dove le doghe toccano il fondo, triangoli di ebano sono interposti tra le doghe contigue. Sulle due doghe laterali c'è una cornice modanata di acero lungo i bordi della tavola. Sopra l'estremità superiore della cassa c'è una testata di acero col marchio a fuoco menzionato sopra.
La tavola è di conifera con fibre longitudinali, ed è attaccata allo zocchetto con otto cavicchi di legno. Le tre file di fori per i bottoncini fermacorde si trovano nel centro della tavola. Ad entrambi i lati delle file dei fori una rosetta in alto e una in basso sono inserite nella tavola. Le quattro rosette sono di acero e concepite su base quadrilobata. Una cornice modanata di acero circonda la tavola; all'estremità inferiore, dove la colonna poggia contro la tavola, la cornice segue il contorno della colonna.
Il fondo di conifera si trova all'estremità inferiore tra le doghe della cassa e la tavola.
La colonna di pero ha una sezione rettangolare con modanature scavate negli angoli. La sua estremità inferiore poggia in parte contro la tavola, in parte è incollata a un blocco di conifera sotto il fondo. La metà inferiore della colonna è decorata con un motivo intagliato di squame. La metà superiore è scolpita in forma di busto nudo con cintura e testa femminili; il busto all'estremità inferiore è continuato con foglie d'acanto. Il torso è alato: le ali sono scolpite nella parte adiacente del modiglione.
Il modiglione di pero è tagliato con tre gradazioni dall'alto in basso per sistemarvi le tre file di caviglie. All'estremità anteriore il modiglione è scolpito in forma delle ali del torso femminile (si veda sopra), all'estremità posteriore, dove il modiglione è attaccato alla testata sopra la cassa, è scolpito in forma di foglie d'acanto. Un'altra foglia d'acanto è attaccata all'estremità anteriore del modiglione sotto le ali, e all'estremità superiore della colonna dietro il busto femminile.
L'arpa posa su tre piedini di conifera con volute, di data posteriore. Sotto i due piedini anteriori c'è un listello pure di conifera, anch'esso non originale. I piedini e il listello sono attaccati con chiodi forgiati a mano.
Nel centro della tavola si trovano tre file di fori per i bottoncini fermacorde, rinforzati con ramponi di ferro e con triangoli di pero tinti neri, per evitare danni causati dalla tensione delle corde. Nel modiglione ci sono tre file di fori per le caviglie. Sia i bottoncini sia le caviglie ora mancano. Disposizione dei fori per i bottoncini fermacorde: le file sinistra e destra comprendono 29 fori originali. Ci sono distanze notevoli tra le coppie dei fori 7 e 8, 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29, e distanze meno apprezzabili tra i fori 3 e 4, 10 e 11, 17 e 18, 24 e 25. Le distanze notevoli possono essere interpretate come transizioni da Si a Do, quelle meno apprezzabili come transizioni da Mi a Fa. L'ambito è quindi Do1 - Do5. La fila centrale comprende 28 fori originali. Al di sopra del Do5 ci sono sei, al di sotto del Do1 ci sono tre fori, in parte posti irregolarmente, in parte non muniti di ramponi e di triangoli; tali fori possono essere spiegati con una manomissione ulteriore intesa ad ampliare l'ambito dello strumento.
Disposizione dei fori per le caviglie: la fila superiore e quella inferiore comprendono 29 fori originali (corrispondenti a 29 bottoncini delle file sinistra e destra nella tavola); la fila centrale ne comprende 28 (corrispondenti a 28 bottoncini dell'ordine centrale nella tavola). Le corde di questa arpa non s'incrociano. I tre ordini delle caviglie sono continuati da ambedue i lati con alcuni fori che corrispondono ai fori per i bottoncini praticati nella tavola successivamente. 
Misure: lunghezza della cassa 1346; lunghezza totale lungo la cassa 1590; distanza tra l'estremità superiore della cassa e i centri delle rosette superiori 241, i centri delle rosette inferiori 1065; larghezza della cassa 160 (di sopra) - 407; profondità della cassa 78 (di sopra) - 165; lunghezza lungo la colonna senza i piedi 1870; lunghezza totale coi piedi 1950; lunghezza massima del modiglione 770; lunghezza massima del modiglione più spessore del busto 850; lunghezza vibrante delle corde: Do1 1450, Do2 965, Do3 630, Do4 360, Do5 180.
Ambito e disposizione originali: Questa arpa a tre file corrisponde a quella descritta da Mersenne. Le file sinistra e destra delle corde erano accordate generalmente alla scala di Fa maggiore (Do - Re – Mi - Fa – Sol – La – Sib - Do ecc.). La fila centrale comportava le note cromatiche in rapporto con la scala di Fa maggiore, più i raddoppiamenti dei Re e dei La, quindi Do# - Re - Mib - Fa# - Sol# - La - Si - Do# ecc. Se il pezzo da suonare non conteneva il Sib, era possibile accordare le corde di Sib a Si nelle file laterali, e le corde di Si a Sib nella fila centrale.
Provenienza: Liceo Musicale (n. 23).
Datazione: il Domenichino (Domenico Zampieri, 1581-1641) nel "David che suona la arpa", conservato nel castello di Versailles (1619-1621), rappresenta un'arpa molto simile a quella descritta sopra. Sembra molto probabile che lo strumento descritto sia servito da modello per quello raffigurata nel quadro.
Restauro: questa arpa fu sottoposta a restauro nel 1991. 
 
Documenti:
Relazione di restauro (Liuteria Artigiana, 1991)

   ID: 101      Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)     



© 2022 Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna