Museo internazionale e biblioteca della musica


strumento		Corista a fiato, Italia, sec. XVII-XVIII
inventario		1845
rif. Catalogo van der Meer		n. 023 (=p. 38)

collocazione		MdM

Materiali: bosso, ebano, avorio, cuoio.
Lo strumento è un flauto a pistone, una variante del flauto dolce chiuso, come s'incontra in certi registri labiali dell'organo. In tale flauto dolce chiuso l'uscita della canna non è aperta, come negli strumenti descritti finora, ma tappata, normalmente con un tappo di legno coperto di cuoio, che fa sì che la lunghezza della canna sia approssimativamente la metà di quella necessaria per uno strumento con canna aperta che rende lo stesso suono. In un flauto a pistone il tappo ha un manubrio che lo può fare scorrere per modificare la porzione vibrante della colonna d'aria, e così anche il suono. Questo corista a fiato ha una canna a sezione quadrata. Le quattro pareti sono di bosso con filetti di avorio ed ebano. Il piede da soffio, rotondo con modanature tagliate, è ricavato, insieme al blocco, da un pezzo di avorio. Il pistone quadrato di bosso è coperto di cuoio all'estremità inferiore per renderlo impermeabile all'aria, e ha un manubrio quadrato con modanature tagliate all'estremità superiore. Il pistone ha iscrizioni in inchiostro su due lati. Su un lato c'è la scritta "Napoli" e ci sono linee per indicare i suoni cromatici da "C" a "c" , cioè da Do4 a Do5 ; su un altro lato "Milano" con linee per indicare due coristi dell"'A", cioè del La(4) milanese.
Misure: lunghezza totale col pistone spinto dentro 130,5; lunghezza del piede 21,5; lunghezza della canna senza piede 93; bocca larghezza 10, altezza 1,5; lunghezza del labium 7,2; distanza tra il bordo superiore della bocca e l'estremità opposta della canna 84,7; diametro della canna (quadrata) 11,8 x 11,8; lunghezza del pistone 109; lunghezza della copertura di cuoio 10; lunghezza del manubrio 16; diametro del pistone quadrato 11,6 x 11,6. Corista: La3 di Napoli = 416 Hz, quelli di Milano 430 e 380 Hz. I suoni dell'ottava da Do4 a Do5 di Napoli hanno approssimativamente il temperamento mesotonico.
Riferimenti bibliografici
Documenti: Relazione di restauro (R. Weber, 1989)