strumento
Cetera, Italia, sec. XVII
inventario
1746
rif. Catalogo van der Meer
n. 112 (=p. 115)
collocazione
Sala 4
 
Materiali: acero, conifera, bosso, faggio, legno d'albero da frutta, avorio, ottone.
Il fondo, le fasce, il manico stretto e il cavigliere sono ricavati da un unico pezzo di acero. Il "fondo" è leggermente bombato. L'altezza delle "fasce" si restringe dal manico sino all'estremità inferiore. Il "fondo" ha una superficie minore di quella della tavola, sicché le "fasce" sono oblique rispetto al "fondo" e alla tavola. Il cavigliere ha la forma di falce con un supporto posteriore. In cima al cavigliere era inserita una terminazione in forma di testa, di scudo o di rettangolo, ora mancante.
La tavola è di conifera con due filetti marginali. Manca la rosetta. Sotto la tavola ci sono due catene di conifera, una tra la rosetta e l'inizio del manico, una tra la rosetta e il ponticello.
Nel cavigliere erano inseriti dodici piroli, quattro frontali nella linea centrale, quattro obliqui da sinistra e quattro obliqui da destra. I piroli tramandati con lo strumento erano di fattura rustica e non originali. I piroli attuali di bosso sono del restauro del 1991. Il capotasto di avorio ha tacche per 6 x 2 corde. Sul manico assai stretto è incollata una tastiera più larga di faggio, estendentesi sino a 95 mm sopra la tavola, con tasti di ottone.
Ci sono tasti per la larghezza intera della tastiera, quindi per tutti gli ordini, per i semitoni 1, 2, 3, 5, 7, 9, 10 e 12; e tasti per i due ordini più alti per i semitoni 6, 8, 11, 13, 14, 15, 16, 17 e 19. Come di solito all'epoca, mancano tasti per i semitoni 4 (terza maggiore) e 18 (undicesima aumentata).
Il ponticello di acero è del restauro del 1991. All'estremità inferiore della cassa è incollato un listello d'attacco con intaccature, di legno d'albero da frutta, per l'attacco delle corde di metallo.
Lo strumento ha una vernice marrone scuro. 
Misure: lunghezza totale 725; lunghezza della cassa sul "fondo" 288, sulla tavola 315; distanza tra l'estremità superiore della tavola e la catena superiore 90, il centro della rosetta 148, la catena inferiore 205; larghezza della cassa sul "fondo" 229, sulla tavola 250; altezza della cassa (misurata lungo le "fasce" oblique) 51-33; diametro del foro di risonanza 70; lunghezza del manico sul piano del "fondo" 232, sul piano della tavola 210; larghezza del manico 18,8 (al cavigliere) - 24,2; lunghezza del cavigliere 200; lunghezza della tastiera 299; larghezza della tastiera 42,2 (al cavigliere) - 50,8; distanza tra il capotasto e il tasto 19 (duodecima) 286, (= 2/3 della lunghezza vibrante delle corde); lunghezza vibrante delle corde quindi 3/2 x 286 = 429.
Accordatura: con undici piroli lo strumento può aver avuto cinque ordini (4 x 2 + 1 x 3) oppure sei (5 x 2 + 1). Dato il capotasto con tacche per sei ordini, sembra probabile che questa cetera avesse sei ordini, la cui accordatura fu indubbiamente una di quelle usuali nel '500 e nella prima metà del '600: La2 - Do3 - Si2 – Sol2 - Re3 - Mi3, eventualmente trasposta.
Restauro: questa cetera fu sottoposta a restauro nel 1991.
Provenienza: Liceo Musicale (n. 17). 
 
Documenti:
Relazione di restauro (G.B. Morassi, 1989-91)

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