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Collocazione: B.61

Riproduzioni
 Digitale:  Google Libri 
 Napoli, Conservatorio di Musica       Facsimile: 20.A.454 (I-Tfanan)      Microfilm n.: 2025

 Dentice Luigi (Napolitano)
 Due Dialoghi della Musica del Signor Luigi Dentice Gentil'Huomo Napolitano. Delli quali l'uno tratta della Theorica, & l'altro della Pratica: Raccolti da diuersi Autori Greci, & Latini. Nuouamente posti in luce. In Roma, appresso Vincenzo Lucrino 1553. in 4° picc. (Senza dedicatoria). L'opuscolo non ha numerazione di pagine. Dee però constare di quaranta carte.

Il primo di questi Dialoghi può considerarsi come un compendio de' Trattati musicali de' Greci autori. Nel secondo è bensì tenuto discorso della pratica, ma poco anzi nulla vi si rinviene che prima non fosse già stato detto da altri. Versa in ispecie sugl'intervalli, e sulle otto antiche regole del Contrappunto: ed è libro più prezioso per la sua rarità, che per l'utile che da esso potrebbesi ricavare. Nel principio del secondo dialogo racconta l'autore d'aver udita una bella musica in casa di Donna Giovanna d' Aragona madre della celebre Vittoria Colonna da lui chiamata Divina; i musici furono M. Giouanlonardo dell'Harpa Napolitano, M. Perino da Firenze, M. Battista Siciliano, et M. Giaches da Ferrara. Soggiunge quindi che ognun di questi nel loro stromento ottenevano il primo luogo. Quei che cantarono furono il signor Giulio Cesare Brancazzo, il S. Francesco Bisballe Conte di Briatico, M. Scipione del Palla, et un altro che cantaua il Soprano, (sono le stesse parole del Dialogo) che non mi piacque molto, mà per la bontà et perfettione dell'altre uoci si potea patire. Soggiugne poscia l'altro interlucutore per nome Serone: Certo la deue essere stata una bella, et non mai più udita musica, perche i tre che m' hauete nominati sono perfettissimi musici, et cantano miracolosamente. Risponde Paolo Soardo (col quale fingesi che dialogizzasse il Serone): Non si può dire il contrario. A tergo della 33ª carta troviamo encomiato dal Dentice un altro musicista con queste parole: «hò inteso dire da Misser Alfonso della Viola, il quale non è men miracoloso nel contrapunto et nel comporre, che nel sonare la Viola d'arco in conserto, che le specie imperfette le quali sono la terza et la sesta ecc.»

Nomi: Dentice, Luigi.   
Editori: Luchino [Lucrino], Vincenzo.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, p. 207  RISM : B/VI, p. 260g          
Antiche collocazioni: 0129 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 1928     


LEGENDA  
[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna   * Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
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