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Collocazione: F.70 (Olim Cod. 031:10)

Riproduzioni
 Digitale:  Museo internazionale e biblioteca della musica 
     Microfilm n.: 0601

 Calegari Francescantonio di Venezia, Min. Conv.
 Dissertazione di Fra Francescantonio Callegari di Venezia. L'anno 1732. In Venezia. Li 30 ottobre. Manoscritto, in foglio, di carte venticinque, e autografo.

S'aggira questa dissertazione sul Canone d'Animuccia esistente nella cantoria di S. Casa di Loreto. Il P. Martini essendo venuto a contesa con Don Tomaso Redi intorno alla soluzione di quel Canone, ed avendone sciolto l'enimma in maniera affatto opposta a quel che aveva fatto il Redi, per viemmeglio assicurarsi della giustezza di detta sua risoluzione, ne mandò copie a diversi celebri maestri per udii il loro parere. Fra questi fu il P. Calegari, che colla presente sua dissertazione rispose all'appello fattogli dal Martini. Fu il P. Calegari Maestro di Cappella al Santo di Padova, il qual carico fu da lui rinunziato il 10 Maggio 1727, succedendogli il P. Giuseppe Rinaldi Padovano col medesimo stipendio che godeva il Calegari suddetto, il qual sommava ad annui Ducati 200 da lire 6 e soldi 4, più Ducati 20 per le carte Musicali, ed altri Ducati 20 pel copista ecc. Alla fine dell'anno 1727, cessò il Calegari di tenere il suddetto posto. Ciò si legge nel Saviolo, Arca del Santo di Padova. Padova, 1765, in 4°, a car. 394. Dalle approvazioni poste in principio del Musico Testore del Tevo, vedendosene una del Calegari, ricavasi da quella, ch'egli era nel Settembre 1702, Maestro di Cappella nella Casa Grande di Venezia. Una copia della Dissertazione fatta dal P. Calegari sul Canone d'Animuccia risoluto da Don Tomaso Redi e dal P. Martini, trovasi ancora in un codice del Liceo, pagina 24 e seg., con in fine di essa la risoluzione del Canone fatta dal Calegari in modo diverso da quello tenuto dal Redi e dal P. Martini. Anzi dal P. Calegari fu sentenziato che nè dal Redi nè dal P. Martini era stata ben interpretata l'intenzione dell'Animuccia; e prosegue (Cod. detto, pag. 40): « Laonde del pari ancora nello stesso errore convengono (cioè il P. Martini e il Redi); con tale differenza però, ed è, che sebbene nella Traduzione fatta da V. P. apparisca lo orrore della irregolata Inorditezza delle Parti per lo meno non scorgasi quello dello interrompimento delle medesime. Onde all'opposto, nella Traduzione dello Criticante (cioè di D. Tomaso Redi) scorgesi lo accennato duplicato errore. » Noi abbiamo tratta copia delle risoluzioni del detto Canone d' Animuccia, già una volta esistente nelle cantorie di S. Casa di Loreto, fatte da Don Tomaso Redi, dal P. Martini, e dal P. Calegari.

Nomi: Calegari, Francesco Antonio: OFMConv.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, p. 72           
Antiche collocazioni: 0504 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 719     


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