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Collocazione: T.78
Unità: 4

Riproduzioni
 Digitale:  Museo internazionale e biblioteca della musica 
     Microfilm n.: 1064

 Mauro Frate de' Servi
 Il Primo libro de' Madrigali a quatro voci del Reverendo Padre F. Mauro de' Servi Fiorentino, novamente composti et dati in luce. In Venetia, appresso li Figliuoli di Antonio Gardano 1571. - in 4° oblungo. Canto, Tenore, Alto e Basso. In tutto opuscoli quattro. (A tergo del frontespizio è impressa la seguente dedicatoria):

Al Nobilissimo Signor Alessandro Neroni Gentiluomo Fiorentino mio osservandissimo.
Non era già in alcun modo mia intenzione, Signor mio osservandissimo, che queste mie poche ed immature (dirò cosi) primizie dei frutti della Musica si mandassero fuori in luce in questa guisa, chè benissimo io conosceva me stesso, e quanto valessero le forze mie; ma le importune preghiere delli amici, i quali mi possono comandare, hanno potuto tanto appresso di me (con occasione ancora che io mi ritrovo quest' anno in Venezia) che contuttochè io chiaramente comprendessi douer esser in tutte le vie ripreso di temerita, sì per la bassezza dei Madrigali in sè, sì anco per molte altre conuenienti ragioni, m'hanno nondimeno quasi contra mia voglia indotto a fargli mettere alla stampa, come al presente vede V. S. Quanto contento io ho avuto è stata questo, che non ho penato punto a pensar a chi li douessi dedicare, come è costume di tutti in simil caso; perciocchè il desiderio ardentissimo ch' io tengo di mostrar qualche segno dell' osservanza ch' io porto a V. S. per le sue rarissime qualità, il conservar del continuo fissa nell' animo la memoria dei singolari beneficj e segnalati favori suoi verso di me, han fatto sì che in un tratto sono venuto in pensieri di mettergli in luce sotto l' Illustre nome suo. Et sebbene appresso di me è chiaro, questi non esser punto rispondenti alla grandezza di quella, e meno conformi al desiderio mio, confido nondimeno si degnarà accettargli quali sono per sua solita benignità e cortesia, come segni della riverenza ed osservanza ch' io le porto; e siccome io son certo che dove manca il dono suplisse di gran lunga l' incredibil propensione del mio core, con la sincerità del quale gli vengono da me offerti e dedicati; così prego V. S. che sia servita, col splendor del nome suo tanto più favorirgli, quanto ella conoscerà per la oscurezza loro averne di bisogno. Con che le bascio umilmente le mani. ed in sua grazia mi raccomando di core. N. S. Dio gli dia ogni felicità.
Di V. S. molto mag. Obbligatissimo F. MAURO.
Ognuno dei quattro opuscoli ha sole 14 carte, nel l' ultima delle quali è impressa la tavola. Alcune delle poesie musicate dal Mauro sono del Petrarca, come queste: Che debb' io far, che mi consigli amore - Io vo piangendo i miei passati tempi, ecc.
Nella Gazzetta musicale di Milano, anno VII. pag. 5, si parla dall'avv. Casamorata di Firenze di un Mauro frate dei Servi musicista; che però sarà diverso da questo, posciachè lo dice morto nel 1556, mentre dai madri gali surriferiti sembra il nostro Mauro vivente nel 1571.

Nomi: Mauro: OSM.    Petrarca, Francesco.   
Editori: Gardano, Antonio, figli.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 106  RISM A/I : M-1452          
Antiche collocazioni: C13 IIIr-02 (inventario Barbieri, primo quarto sec. XIX).    2308 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 7565     


LEGENDA  
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