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Collocazione: EE.208

 Ferretti Vincenzo Cesare
 Raccolta di Notturni o sia Terzetti vocali composti, e dati in luce a comodo, ed esercizio dei Signori Dilettanti da Vincenzio Cesare Ferretti Maestro di Cappella Napoletano Opera Prima. - In Firenze l'anno 1772. Nella Stamperia di Giovanbatista Stecchi, e Anton-Giuseppe Pagani. - in fol. obl. Partitura di sole sedici carte. (A tergo del frontespizio è impresso un lungo discorso, di cui qui trascrivesi un solo squarcio):

« Ai Sig. dilettanti di Musica Vincenzio Cesare Ferretti
Salute
L' uomo che non è nato a sè solo, ma alla comune utilità di tutti quelli i quali compongono la società non puo dispensarsi dal promuovere ne' suoi esercizj quanto è possibile l' altrui vantaggio ... Ecco la ragione per la quale io ho procurato di spendere i ritagli del tempo che mi sono avanzati dalle necessarie mie occupazioni in esercizj della mia musical professione. Ho fatto un piacere a me stesso, ed ho procurato piacere agli altri ... Sebbene non sia per l' Italia, com' è fuori di quella assai divolgato il costume di stampar cose musiche per l'onorato trattenimento dei dilettanti, io non ho creduto fuor di proposito di facilitar questo comodo a chi vorra farne uso, dando alle stampe dodici da me intitolati Notturni o terzetti vocali, nei quali ho io studiata più la facilità, e l' armonia più dilettevole, che la bravura e il difficile, sapendo bene che composizione di questa seconda maniera sarebbe riuscita di un uso molto men praticabile da quelli in specie che non anno ancor pienissimo l' esercizio del canto. Modulazioni difficultose, cantilene stiracchiate, e quanto mai può nascere di accidenti spinosi nella musica o istrumentale, o vocale adattabili più allo funebri composizioni, che a terzetti andanti e piacevoli fatti apposta per dar diletto a chi ama di esercitarsi nell' arte, non si troveranno in quest'opera, ma un metodo affatto piano, e che secondo la mia speranza non porterà che piacere o vantaggio, specialmente ai meno introdotti, i quali ho fiducia, che se avran la bontà, di cantargli cosi come ho creduto di doverli distendere, ritroveranno non piccolo giovamento, e specialmente si faciliteranno la maniera, di vibrare, legare, di cantare di portamento, e di esprimere, che è certarnerite il più essenzial della musica ... Quando io vegga che restino queste ricevute dal pubblico con gradimento, io sono in stato di poterlo servire d'altre composizioni a suo tempo ».
Malgrado le millanterie del Ferretti questo suo lavoro è meschino, si che dimostra la poca perizia ch' egli avea nell' arte del comporre.

Nomi: Ferretti, Vincenzo Cesare.   
Editori: Stecchi, Giovanni Battista e Antonio Giuseppe Pagani.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, pp. 228-229  RISM A/I : F-0539          
Antiche collocazioni: 2154 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 8292     


LEGENDA  
[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna   * Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari   _ carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

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