strumento
Camill Pleyel, Pianoforte a coda, Parigi, 1844
inventario
6651 / B39897 / B 39394
rif. Catalogo van der Meer
n. 147 (=pp. 165-167)
collocazione
Sala 7
 
Marchio sulla faccia interna del coperchio sopra la tastiera: Médailles d'Or. 1827, 1834 et 1839. / Ignace Pleyel et Comp.ie / Facteurs de Pianofortes / N° 39, Rue Rochechouart. Paris. - Il numero di produzione 10966 è stampato sulla faccia interna del fondo, sulla faccia interna della fascia lunga sotto il somiere, sui due blocchetti laterali della tastiera, sulla faccia inferiore del leggio, sulla tavola vicino alla fascia corta, sull'innalzamento del somiere e sulla parete sinistra del telaio dei martelletti. Il numero di produzione 10966 fa risalire lo strumento al 1844, eventualmente al 1843.
Sulla faccia interna della fascia lunga sotto il somiere è stampato: PFISTER e MA. Iscrizioni manoscritte: sulla parete sinistra del telaio dei martelletti: Sigere [Sogere?] su carta; sul pancone dei martelletti: Donoghoe 2015; sulla testa del martelletto Do0: BF. Probabilmente si tratta di collaboratori nella fabbrica di Pleyel che hanno lavorato le parti relative.
Materiali: conifera, quercia, mogano, palissandro, acero, faggio, tiglio, ebano, noce, pioppo, avorio, osso, cuoio, feltro, ottone, acciaio.
La cassa ha un fondo di conifera solo sotto la tastiera. Su questo c'è un supporto per il telaio della tastiera in forma di cornice con una lista longitudinale sotto la traversa del telaio, e una lista trasversale parallela alle liste laterali, tutto di conifera. Dietro il fondo sono visibili cinque puntelli di conifera paralleli alle fasce lunga e corta; sopra questi la barriera di quercia che non raggiunge la lista anteriore d'appoggio della tavola armonica; un puntello di conifera immesso in senso obliquo tra la barriera e la fascia curva; due di questi puntelli tra le fasce lunga e curva; un puntello di quercia tra la barriera e il primo dei puntelli tra la fascia lunga e quella curva; e una cornice sotto le fasce di quercia.
La fasce hanno un nucleo di quercia, e sono impiallacciate di mogano esternamente, sulla superficie superiore e internamente sopra la tavola armonica. La fascia posteriore è alquanto curvata. Una cornice inferiore di mogano è applicata lateralmente alle fasce e al lato anteriore del fondo. C'è un listello davanti alla tastiera di mogano massiccio, da fermare con due viti di ottone attraverso il fondo. Le fiancate della tastiera sono impiallacciate di mogano. I blocchetti laterali della tastiera sono di palissandro e vengono fermati ciascuno con una vite di ottone attraverso il fondo. Il coperchio sopra la tastiera ha un nucleo di quercia e un'impiallacciatura esterna di mogano. L'impiallacciatura sulla faccia interna è composta d'una cornice di palissandro con due filetti intarsiati di ottone, e un campo centrale di acero circondato da un filetto di ottone. Nel campo centrale si trova il marchio menzionato sopra. Il coperchio sopra la tastiera è attaccato con un perno di ferro da entrambi i lati in una sede di ottone nella fascia lunga e in quella corta.
Il leggio è di mogano. La base è composta d'una campitura centrale e di due campiture laterali. Nella campitura centrale si trova il leggio ribaltabile, in ognuna delle campiture laterali v'è un piatto scorrevole come sostegno per un candelabro. Sia il leggio ribaltabile, sia i due piatti scorrevoli hanno listelli curvi dentro la cornice.
Il coperchio del pianoforte è di mogano massiccio. La parte principale è attaccata alla fascia lunga con tre cerniere di ottone, la ribalta è attaccata alla parte principale con una serie continua di cerniere.
Attraverso la fascia curva ci sono, di ottone, due assi con una maniglia all'esterno della fascia e con un gancio all'interno; i due ganci ingranano due occhielli di ottone sulla faccia interna del coperchio. Un asse simile con maniglia e gancio di ottone attraversa la fascia corta, ma questo non corrisponde a un occhiello nel coperchio.
Sopra la tavola armonica si trova un coperchio di risonanza. E' di mogano, e ha sulla faccia inferiore tre listelli dello stesso legno. I listelli sono attaccati con cerniere di ottone a tre blocchetti di mogano incollati alla faccia interna della fascia lunga. I listelli posano su tre blocchetti di mogano attaccati alla fascia curva, dove possono essere fermati con ganci di ottone.
Il pianoforte posa su tre gambe con capitelli di acero verniciato color rosso marrone. Le gambe stesse sono tornite di mogano e hanno rotelle dello stesso legno.
La lira per i pedali è di mogano massiccio.
La tavola armonica è di conifera con la fibra obliqua, ed è verniciata da entrambi i lati. Sulla faccia superiore della tavola c'è una catena di faggio in senso obliquo tra la lista anteriore d'appoggio della tavola e la fascia lunga. Sulla tavola, lungo le fasce lunga e corta, c'è una lista di mogano che si estende attraverso lo spazio dove passano i martelletti. Sul lato anteriore della tavola si trova la lista-guida di faggio per gli smorzatori (si veda sotto).
Il somiere è di faggio, con un'impiallacciatura di mogano sotto le agrafe, e una di acero davanti a queste ultime, dove sono infisse le caviglie. Il somiere ha un innalzamento parallelo alla tastiera; l'innalzamento è pure di faggio con un'impiallacciatura di mogano.
L'ambito è Do0-Sol6 gli ordini da Do0 a Mi1 sono doppi, quelli da Fa1 a Sol6 triplici. Le caviglie sono disposte in due e tre file rispettivamente, ogni fila disposta a zig-zag.
Stampati nel somiere ci sono numeri che indicano gli spessori delle corde:
Do0 - Do#0 17°°
Re0 - Mi0 16°°
Fa0 15°
Fa#0 - Sol0 14°°
Sol#0 - La0 13°°
Sib0 - Si0 12°°
Do1 - Do#1 11°°
Re1 - Mib1 10°°
Mi1 9°°
Fa1 - Sib1 8/0
Si1 - Do#2 7/0
Re2 - Fa#2 6/0
Sol2 - Si2 5/0
Do3 - Sol3 4/0 1/2
Sol#3 - Do#4 4/0
Re4 - La4 3/0 1/2
Sib4 - Mib5 3/0
Mi5 - La5 2/0 1/2
Sib5 - Mib6 2/0
Mi6 - Sol6 1/0 1/2
Il ponticello sulla tavola armonica è di faggio, ed è diviso tra Mi1 e Fa1, facendo così un salto nella lunghezza vibrante delle corde di ottone (sino a Mi1) e di quelle di acciaio (da Fa1).
Sul somiere ci sono agrafe di ottone invece d'un ponticello. Anche qui c'è un salto nella misura delle corde tra Mi1 e Fa1.
Alla lista lungo le fasce posteriore e curva è avvitata una lastra di ottone per l'attacco delle corde. Quattro contrafforti longitudinali di ottone distanziano la lastra d'ottone per l'attacco delle corde, e il somiere. Questi contrafforti sono biforcati dal lato del somiere: un braccio corre sino all'innalzamento del somiere, un altro braccio è avvitato sotto il somiere stesso. I quattro contrafforti si trovano:
1. tra Sol#1 e La1; 2. tra Do#3 e Re3; 3. tra Fa4 e Fa#4; 4. tra Fa#5 e Sol5.
Inoltre ci sono contrafforti traversi di ottone, paralleli alla fascia posteriore; due di questi contrafforti distanziano le fascia lunga e il contrafforte longitudinale n. 1, un tale contrafforte distanzia i contrafforti longitudinali nn. 1 e 2. Ambito della tastiera Do0 - Sol6 (80 tasti).
Il telaio è di quercia. Dentro la cornice si trova la traversa parallela alle liste anteriore e posteriore; tra la traversa e la lista posteriore ci sono due liste parallele alle liste laterali.
Le leve dei tasti sono di tiglio; ognuna delle leve ha una zavorra di piombo nel braccio posteriore.
Le coperte dei tasti diatonici sono di avorio, i frontalini sono di osso. Le coperte dei tasti cromatici sono di ebano su noce tinto nero.
Sopra i bracci anteriori delle leve dei tasti, subito davanti ai perni nella traversa, si trova un listello traverso di pioppo, fermato con quattro uncini di ottone.
I tasti sono guidati con perni anteriori nei bracci anteriori delle leve dei tasti.
La meccanica è quella inglese ("English grand action" di John Broadwood & Sons del 1795: una Stossmechanik con scappamento semplice).
Il telaio della meccanica è composto di due pareti laterali di quercia, tra le quali si trova un pancone di mogano, lavorato a pettine sul lato posteriore. Sulla faccia anteriore del pancone, sotto le caviglie (si veda sotto) sono stampati i nomi delle note: C, C#, D, D#, E, F, F#, G, G#, A, A#, B. Una lastra di ottone, pure lavorata a pettine, sulla faccia superiore del pancone, è avvitata a quest'ultima. La lastra è composta di cinque parti che corrispondono ai gruppi di corde e martelletti tra i contrafforti longitudinali:
Do0-Sol#1, La1-Do#3, Re3-Fa4, Fa#4-Fa#5, Sol5-Sol6. I martelletti sono attaccati con assi nel pettine. Caviglie di acciaio attraversano la parte inferiore del pancone; queste terminano sul lato opposto in blocchetti cilindrici di palissandro, che spingono le asticciole dello scappamento. Con le caviglie è possibile regolare lo scappamento.
Ognuno del martelletti è composto d'una coda di noce, un gambo di mogano e una testa con un nucleo di noce e una copertura con tre strisce di cuoio e una di feltro. I numeri 1-80 sono stampati sulle code e i nuclei delle teste dei martelletti. I martelletti posano su una lista traversa di quercia.
Per ognuno del martelletti c'è sulla leva del tasto corrispondente un arresto di faggio con due strisce di cuoio, montato su un filo di acciaio.
Le asticciole dello scappamento sono di acero e hanno molle di acciaio.
Gli smorzatori sono essenzialmente salterelli. Ci sono smorzatori solo da Do0 a Re5 gli ultimi 17 ordini non hanno smorzatori. Ognuno degli smorzatori che si trovano immediatamente davanti alla barriera, la quale è scavata per gli smorzatori Do1-Re5, è composto di un blocchetto inferiore di palissandro, in cui è infilato un filo di acciaio, il quale passa attraverso una lista-guida di faggio (si veda tavola armonica) e accanto all'ordine che smorza; la terminazione del filo di acciaio è un blocchetto superiore di palissandro con una guarnizione di feltro che posa sull'ordine che smorza. Ognuno degli smorzatori posa su un sollevatore di palissandro orizzontale, attaccato alla barriera; lo smorzatore è attaccato al sollevatore con una cerniera di feltro. I sollevatori posano in parte sull'estremità posteriore delle leve dei tasti; quando il suonatore preme un tasto, si alza l'estremità posteriore, che a sua volta alza lo smorzatore sicché il feltro attaccato al blocchetto superiore è allontanato dall'ordine corrispondente. I sollevatori posano su una lista mobile di quercia.
Nella lira ci sono quattro bacchette di ottone che danno l'impressione di "corde" della lira. Sotto la lira ci sono due pedali di ottone.
Il pedale sinistro aziona la bacchetta sinistra la quale realizza lo spostamento del telaio della tastiera coi tasti a destra, sì che i martelletti percuotano solo una corda dell'ordine (registro "una corda"). Dopo lo spostamento una molla di acciaio sulla faccia interna della fascia corta spinge il telaio della tastiera coi tasti nella posizione originale. Il pedale destro alza la bacchetta destra, la quale realizza il rialzamento del listello di quercia, su cui posano i sollevatori degli smorzatori che così sono allontanati dagli ordini (registro "forte"). Dopo l'azionamento del pedale destro il listello coi sollevatori e con gli smorzatori ricade nella posizione originale, sicché il feltro degli smorzatori posa di nuovo sugli ordini.
Ci sono guarnizioni di cuoio nelle leve dei tasti nei fori per i perni-guida nella lista anteriore del telaio della tastiera, e nei fori per i perni sulla traversa; sulle estremità posteriori delle leve dei tasti, dove posano i sollevatori per gli smorzatori; e sui cilindri di palissandro, con cui terminano le caviglie per la regolazione dello scappamento, dove questi cilindri toccano le asticciole dello scappamento. Come s'è già detto, gli arresti per i martelletti hanno una guarnizione di cuoio.
C'è una guarnizione di feltro sulla lista anteriore del telaio della tastiera intorno ai perni-guida; sulla traversa intorno ai perni; sulla lista posteriore del telaio della tastiera, dove posano le estremità posteriori delle leve dei tasti; sulle code dei martelletti, dove le toccano le asticciole dello scappamento; sulla lista traversa, su cui posano i martelletti; e sulla lista mobile di quercia sotto i sollevatori degli smorzatori. Come s'è già detto, i blocchetti superiori degli smorzatori hanno una guarnizione di feltro, e gli smorzatori sono attaccati ai sollevatori con cerniere di feltro.
Come è già stato accennato, le teste dei martelletti hanno una guarnizione di cuoio e feltro. 
Misure: lunghezza della fascia lunga 1960; lunghezza della fascia corta 675; lunghezza della fascia posteriore 495; larghezza della cassa 1246; altezza della cassa senza coperchio 298, con coperchio 310; altezza totale 912; spessore delle fasce lunga e corta 41; spessore della fascia posteriore 22; spessore della fascia curva 22; larghezza della tastiera 1087; larghezza di tre ottave (Stichmass) 489; lunghezza delle coperte dei tasti diatonici 145, dei tasti cromatici 94; lunghezza vibrante delle corde: Do0 1502, Do1 1255, Mi1 1129, Fa1 1438, Do2 1122, Do3 605, Do4 325, Do5 159, Do6 84, Sol6 69.
Restauro: secondo un'etichetta sul fondo sotto la tastiera lo strumento subì un restauro nel 1988. Testo dell’etichetta: (manoscritto) Restaurato nell'anno / 1988 / (a stampa) ANTONINO RAPPOCCIO / Località Possenta 23 / 29010 Santimento (PC) / Tel. 0523-58359.
Provenienza: il pianoforte sarebbe stato in possesso di Gioacchino Rossini.
Cenno biografico: si veda inv. M.C.P. 24458 (scheda 139). 
Note: Nel catalogo a stampa datato "circa 1844". I registri di fabbricazione Pleyel consentono di stabilire con certezza la data 1844.
Cfr. anche ALM 1844 e /Liceo musicale di Bologna. Sala Rossini/, MIBM, senza collocazione (bifoglio ms. in formato grande) 
 

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