strumento
Allievi di Luigi Mozzani, Violoncello, Bologna, 1931
inventario
3390
rif. Catalogo van der Meer
n. 130 (=pp. 130-131)
collocazione
MdM
 
Sulla faccia interna del fondo c'è un'etichetta a stampa: LIVTERIA ITALIANA LVIGI MOZZANI / SCVOLA LABORATORIO DEL / COMVNE DI BOLOGNA / 1931 A. IX.
Materiali: acero, conifera, ebano.
Lo strumento ha la costruzione normale del violoncello, col manico inserito nello zocchetto superiore. Il fondo in due pezzi, e le fasce sono di acero; la tavola è di conifera in due pezzi. Fondo e tavola hanno i filetti normali. Non c'è puntale. È possibile che la tastiera e il ponticello siano del restauro del 1985-86.
La vernice è rossastra. 
Misure: lunghezza totale 1250; lunghezza della cassa 758; distanza tra la giuntura del manico e gli angoli superiori 254, gli angoli inferiori 425, gli occhielli superiori dei fori di risonanza 337, i tagli dei fori di risonanza 398, gli occhielli inferiori dei fori di risonanza 476; larghezza massima della parte superiore 353 (a 138 dalla giuntura col manico); distanza tra gli angoli superiori 323; larghezza minima della parte centrale 244 (a 321 dalla giuntura col manico); distanza tra gli angoli inferiori 392; larghezza massima della parte inferiore 458 (a 590 dalla giuntura col manico); distanza tra gli occhielli superiori dei fori di risonanza 121, tra i tagli dei fori di risonanza 149, tra gli occhielli inferiori dei fori di risonanza 227; altezza della fasce 121 (all’estremità inferiore) - 114 (alla giuntura col manico); bombatura del fondo 27; bombatura della tavola 24; aggetto del fondo 3; aggetto della tavola 4; lunghezza del manico sino al bordo superiore della cassa 285; larghezza del manico 29,5-45; lunghezza della tastiera 598; larghezza della tastiera all'estremità inferiore 62; lunghezza del cavigliere col riccio 207; lunghezza vibrante delle corde 691.
Cenno biografico: Luigi Mozzani nacque a Faenza nel 1869. Già in gioventù imparò a suonare il clarinetto, l'oboe e la chitarra, che divenne lo strumento da lui preferito. L'attività di musicista e anche quella di compositore continuò durante tutta la sua vita. All'inizio del nostro secolo il Mozzani aveva laboratori specializzati in strumenti a pizzico (chitarre, mandolini napoletani) a Bologna e a Faenza. Dal 1907 al 1929 Mozzani gestì un laboratorio a Cento (FE), dove costituì nel 1927 la scuola di liuteria.
Nel 1929 si spostò a Bologna, dove rimase sino al 1942. Vi si costituì il laboratorio-scuola "Liuteria Italiana Luigi Mozzani" amministrato dal Comune di Bologna e dipendente all'Ufficio della Pubblica Istruzione. Lo scopo della scuola era di preparare i giovani all'esercizio dell'arte dei liutai. Nei corsi furono insegnate la costruzione, la montatura e la riparazione degli strumenti sia ad arco, sia a pizzico. La sede della scuola fu in via Castiglione n. 40. Nell'anno scolastico 1933-34 il Comune chiuse il laboratorio e la scuola.
Sempre a Bologna, nel 1935 fu istituito un "Laboratorio da liutaio e vendita dei propri strumenti Luigi Mozzani", e dal 1936 al 1941 il Mozzani costituì con alcuni colleghi una società anonima "Per la costruzione ed il commercio sia di importazione che di esportazione di strumenti musicali in genere". Nel 1942 fu creata a Rovereto una scuola col nome "Liuteria Comunale Luigi Mozzani" che continuò a funzionare sino al 1946. Il Mozzani era già morto nel 1943. Il materiale della scuola fu liquidato dal Comune di Rovereto nel 1951. (Intelisano-Tiella 1990). 

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